Bugiardino

I contenuti di questo blog rispecchiano malamente i pensieri del proprio autore. Quel che vi compare non è necessariamente il pensiero di Caritas Italiana o della Caritas di Ragusa. A cui, comunque, sono grato.

giovedì 2 luglio 2015

La busta paga di Adrian


La busta di paga di Adrian è un’agendina in pelle marrone con annotazioni a penna che si affollano fitte e sgrammaticate tra le righe. Nella colonna a sinistra, dal lunedì alla domenica compresa, si contano le giornate lavorative. In quella a destra gli acquisti effettuati dal proprietario del fondo presso cui Adrian lavora in nero e che vengono sottratti alla paga. La paga è di venticinque euro al giorno, nel caso di lavoro a mezza giornata dodici euro e cinquanta centesimi. Non tredici. Dodici e cinquanta. È un tipo preciso il datore di lavoro di Adrian e 6 il novembre sottrae dal compenso il pane, il 7 quindici euro di ricarica telefonica, il 12 ancora il pane e il costo di medicinali acquistati e consegnati a domicilio. La premurosa partita doppia dell’agendina in pelle marrone che Adrian conserva gelosamente è l’unica arma con cui gli operatori di Presidio stanno cercando di fargli ottenere il riconoscimento dei propri diritti, anche se incontrare Adrian non è facile. Vive, infatti, da segregato presso l’azienda per cui lavora e da cui non esce quasi mai. Nei fatti, oltre all’impegno in serra, svolge il ruolo di custode dell’azienda, ma questo incarico non risulta in nessuna colonna di dare e avere. È un tipo preciso il datore di lavoro di Adrian, ma solo quando conviene a lui. 

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